La Laguna di Venezia è una delle aree più affascinanti e delicate del Mediterraneo, nonché un luogo di inestimabile valore storico, culturale e ambientale. Situata nel nord-est dell’Italia, si estende su una superficie di circa 550 chilometri quadrati e rappresenta l’unico esempio di laguna costiera italiana che si è mantenuta viva nel corso dei secoli. La sua formazione risale a circa 6.000 anni fa, quando la combinazione di sedimentazione fluviale, variazioni del livello del mare e processi di erosione costiera hanno creato un ambiente unico in cui acqua dolce e salata si mescolano, generando una biodiversità molto particolare.
Ecosistema e Biodiversità
La laguna è un ambiente estremamente dinamico e complesso, con diverse zone che vanno da fondali bassi a canali più profondi, oltre a una rete di isole e isolotti. Le acque lagunari ospitano una ricca fauna e flora, tra cui molluschi, granchi, uccelli migratori e pesci, mentre le barene – aree semi-emerse tipiche della laguna – sono colonizzate da una vegetazione salmastra adattata a condizioni di alta salinità. La biodiversità della laguna non è solo un patrimonio naturale ma anche una risorsa fondamentale per le attività economiche tradizionali della zona, come la pesca e la raccolta di vongole e moéche.
Venezia e la Laguna: Un Legame Millenario
La Laguna di Venezia è famosa soprattutto per ospitare la città di Venezia, che sin dalla sua fondazione ha instaurato un legame indissolubile con le acque lagunari. I primi abitanti si stabilirono nelle isole della laguna durante il periodo delle invasioni barbariche, trovando un rifugio naturale grazie alle acque che rendevano difficile l’accesso agli invasori. Da quel momento, Venezia crebbe e si sviluppò come una potenza marittima, costruendo palazzi, chiese e infrastrutture direttamente sull’acqua. La laguna divenne così un sistema protettivo naturale, oltre che un mezzo di comunicazione e scambio commerciale.