I moecanti sono i pescatori e commercianti veneziani specializzati nella cattura e nella vendita delle moéche, piccoli granchi verdi (Carcinus aestuarii) che, durante il periodo della muta, diventano morbidi e del tutto edibili. Questo momento delicato della loro vita è sfruttato dai moecanti, che sono maestri nel saperli identificare e raccogliere nel breve intervallo in cui il loro guscio è ancora tenero.
La pesca delle moéche è una tradizione antica della laguna veneziana, e i moecanti sono i custodi di questo sapere tramandato di generazione in generazione. L’attività è particolarmente diffusa nelle zone di Chioggia, Burano e Pellestrina, e rappresenta una delle più affascinanti tradizioni culinarie del Veneto. Durante le stagioni di muta, i moecanti vanno in laguna con delle nasse, speciali trappole simili a ceste, e raccolgono i granchi. La loro abilità si manifesta proprio nella capacità di distinguere i granchi in muta, chiamati moéche, dai granchi con il guscio già formato, detti masanete.
Una volta raccolte, le moéche sono selezionate e spesso mantenute vive in particolari vasche con acqua salata fino al momento della vendita. Alcuni moecanti, per preservare la freschezza e la qualità del prodotto, tengono anche i granchi in piccoli sacchetti di rete immersi nella laguna. La lavorazione richiede grande cura, perché le moéche sono estremamente delicate e facilmente deperibili.
In cucina, le moéche sono tradizionalmente preparate fritte, passate in una leggera pastella e cotte in olio bollente fino a ottenere una consistenza croccante. Vengono servite come antipasto o secondo piatto e sono considerate una prelibatezza per il loro sapore unico, che racchiude il gusto della laguna e delle sue acque salmastre.